Eccoci alla fine della giornata. E’ la vigilia di un’altro Natale.
Questo è il mio sedicesimo Natale al canile e questi sono stati i sedici anni migliori della mia vita. Il canile è avvolto in una fitta nebbia e tutti i cani stanno dormendo: non si sente neanche un rumore. Sono tutti a posto, tranquilli, ed anche io lo sono.
Solo se penso alla Ciabi, una meticcia di cane corso e boxer di circa due anni con problemi alle zampe posteriori, che abbiamo trovata ieri abbandonata legata ad un cancello mi agito e mi altero (cerco di usare termini forbiti che di solito non sono i miei). Ciabi ha una testa tonda, con il naso schiacciato e con gli occhi tenerissimi; ti guarda con un’espressione dolcissima e si chiede perchè è finita al canile. Sarà per il suo problema alle zampe? sarà perchè in casa occupava troppo spazio? sarà perchè è diventata troppo grande ed i bambini hanno paura?
Lei non lo sa e neanche noi: le possibili scuse sono tante e troppe. Che dire poi del pastore scozzese, femmina di circa nove mesi di età, che abbiamo restituito oggi al proprietario che lo aveva smarrito nei primi giorni di dicembre. Il problema, direte voi, qual’è? Anzi questa è una buona notizia. Lessina, come la avevamo chiamata noi, è tornata a casa: è una storia a lieto fine! Lo è infatti ma per pura fortuna. Il proprietario, infatti, non aveva provveduto alla sua identificazione tramite microchip (‘è una cucciola’ ) e poco ci è mancato che il cane venisse affidato ad un nuovo proprietario: mi chiedo: ma possibile che ancora qualcuno non sappia che i cani vanno IDENTIFICATI e REGISTRATI ALL’UFFICIO ANAGRAFE CANINA del Comune di residenza? E’ una garanzia per loro, per i proprietari e per noi del canile che li possiamo, così, immediatamente restituire. L’inserimento del microchip è indolore, non necessita di anestesia e può essere fatto anche nei primi mesi di vita del cane: FATELO!
Al di là di questi due fatti, la giornata si è svolta in maniera tranquilla e tutti ………. aspettiamo il NATALE.
A presto.
Laika.